I Difensori dei Diritti Umani

Aung San Suu Kyi è stata una delle voci principali per i diritti umani e per la libertà nella Birmania (Myanmar), paese dominato da un governo militare dal 1962.

Nacque a Rangoon e studiò all’Università di Oxford; diventò politicamente attiva nel 1988, quando il governo militare birmano represse violentemente una folla in rivolta, uccidendo migliaia di civili. Suu Kyi scrisse una lettera aperta al governo, richiedendo la formazione di una commissione indipendente che tenesse delle elezioni democratiche. Violando un bando governativo che proibiva riunioni politiche superiori a quattro persone, Suu Kyi tenne discorsi di fronte a grandi platee in tutta la Birmania in qualità di Segretario Generale della nuova Lega Nazionale per la Democrazia (NLD).

Nel 1989 fu messa agli arresti domiciliari. Nonostante la sua detenzione, l’NLD vinse le elezioni con l’82% dei seggi in Parlamento, ma la dittatura militare si rifiutò di riconoscere i risultati come validi. Suu Kyi rimase in prigione da allora quasi continuamente, rifiutando l’offerta di libertà del governo se lei avesse lasciato la Birmania.

Suu Kyi continua ad essere l’espressione vivente della determinazione del suo popolo a raggiungere la libertà politica ed economica. Premiata con il Premio Nobel per la Pace nel 1991, Suu Kyi ha invitato i cittadini di tutto il mondo ad “usare la vostra libertà per promuovere la nostra”.