NEW YORK, STATI UNITI L’International Youth Summit chiede ai governi di attuare i diritti umani fondamentali 7 Settembre 2008

Giovani rappresentanti di 27 nazioni hanno recentemente incontrato oltre mille sostenitori dei diritti umani, leader religiosi, funzionari governativi e artisti in occasione del quinto summit annuale internazionale per i diritti umani a New York.

Sponsorizzato da Youth for Human Rights International, (YHRI) e dal Dipartimento dei Diritti Umani della Chiesa di Scientology Internazionale, il summit è stato una lunga serie di manifestazioni, tutte miranti ad indurre le nazioni di tutto il mondo ad attuare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite e a celebrare il 60° anniversario della sua adozione.

“Oltre 300.000 bambini sono coinvolti in conflitti armati come bambini-soldato in Africa e in altri paesi. Una tratta che coinvolge ogni anno 800.000 bambini li porta al di là delle frontiere, per sfruttamenti che includono un commercio internazionale di schiavi del sesso che è uno dei più redditizi mercati neri del mondo. Basta leggere i giornali per vedere la necessità che la Dichiarazione venga attuata”, ha dichiarato Tracie Morrow, Coordinatrice del Youth for Human Rights della Chiesa di Scientology Internazionale.

Il summit ha avuto inizio il 5 settembre nella Sala Conferenze numero uno delle Nazioni Unite. In una sala stipata di gente, le persone hanno imparato di prima mano quanto si possa fare per porre fine alle violazioni dei diritti umani e portare equità e giustizia.

Anne Archer, attrice candidata all’Academy Award e promotrice dei diritti umani, ha fatto da moderatrice in un eminente comitato di esperti e leader dei diritti umani.

Jack Healey, ex-Presidente di Amnesty International USA, si è rivolto ai giovani delegati esortandoli a non tollerare un governo che mancasse di attuare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e a farsi addirittura stampare, all’interno del passaporto, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Ford Roosevelt, nipote dell’originale artefice della Dichiarazione Universale, Eleanor Roosevelt, ha spiegato come la dichiarazione ebbe origine dalla stima e dal rispetto che Eleanor Roosevelt nutriva nei confronti delle diversità tra persone e dalla sua insistenza sul rispetto reciproco nei rapporti umani.

Gli sforzi della Youth for Human Rights International, hanno ottenuto l’approvazione di Nathaniel Barnes, Ambasciatore della Missione della Liberia presso le Nazioni Unite e sono stati fortemente sostenuti da Lilla Ratsifandrihamanana, Ambasciatrice e Osservatore Permanente della missione dell’Unione Africana presso le Nazioni Unite, entrambi sponsor e membri dello stesso influente comitato.

Tra gli eventi che hanno fatto seguito a questi interventi, ci sono state una cena di premiazione con la presenza di molti personaggi illustri, seminari d’istruzione e un servizio interconfessionale a cui hanno preso parte oratori di svariate religioni. Alla vigilia dell’apertura dell’Assemblea Generale Annuale delle Nazioni Unite i delegati sono tornati ognuno al proprio Paese, per attuare i piani per istruire e attivare altre persone sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

“Credo che, mentre celebriamo le nostre diversità, POSSIAMO focalizzarci su questo obiettivo comune e UNIRCI per attuare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Nel ventunesimo secolo, i nostri progressi in materia di diritti umani dovrebbero superare le nostre più grandi aspettative di progressi tecnologici. I nostri figli meritano il futuro migliore che possiamo dare loro”, ha detto il Presidente della YHRI, dott.ssa Mary Shuttleworth.