FILIPPINE - Le Filippine abbracciano la Campagna di istruzione ai diritti umani della Youth for Human Rights International, 4 Agosto 2006

La Youth for Human Rights International presenta una lezione di diritti umani ad una scuola locale.

Mentre si avvicina il completamento del suo 2006 Tour Mondiale, la Youth for Human Rights International ha raggiunto le Filippine per un incontro con educatori e leader civili e della comunità che hanno abbracciato la meta del gruppo: fare dei diritti umani una realtà mondiale.

I diritti umani sono una questione vitale nelle Filippine, dove milioni di persone vivono in baraccopoli urbane prive di servizi igienici e di acqua, dove molti cadono vittima della tratta sessuale, e la povertà troppo spesso forza dei bambini nel mercato del lavoro.

Nella prima visita a questo paese, la Youth for Human Rights International ha presentato il suo programma di istruzione sui diritti umani a membri del Dipartimento di Giustizia, al Segretario Generale dell’UNESCO delle Filippine, alla Commissione Nazionale sul Ruolo della Donna Filippina e al Childhope (Speranza per i bambini) dell’Asia. Ha inoltre mostrato il suo curriculum sui diritti umani con una lezione tenuta in una scuola locale ed ha informato il pubblico generale del programma attraverso emissioni televisive.

Youth for Human Rights International è una società indipendente, senza scopo di lucro con sede a Los Angeles. È stata fondata nel 2001 in coordinazione con il Dipartimento dei Diritti Umani della Chiesa di Scientology Internazionale.

Lo scopo della YHRI è istruire i giovani sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani affinché diventino sostenitori di valore della tolleranza e della pace.

La sua visita nelle Filippine fa parte del suo terzo Tour Mondiale annuale. Con un programma di istruzione sui diritti umani, creato in collaborazione con la Chiesa di Scientology Internazionale, sta mettendo in atto un mandato del 1948 delle Nazioni Unite, per la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che chiedeva a tutti i paesi membri dell’ONU “di diffonderli, esporli, leggerli e spiegarli principalmente nelle scuole e altre istituzioni didattiche, senza distinzioni basate sullo status politico di paesi o territori”.